Cilento e Alburni: Cacioricotta, Ciambotta e Fagiolo di Controne

I Tesori del Cilento: Cacioricotta, Ciambotta e Fagiolo di Controne

Il Food Experience Festival nasce con l’obiettivo di creare una rete solida tra i produttori locali, spesso isolati e poco valorizzati, favorendo il dialogo, la condivisione e la crescita collettiva. Non si tratta solo di esaltare i sapori del territorio, ma di mettere in connessione le persone che, ogni giorno, con passione e dedizione, custodiscono e rinnovano le tradizioni gastronomiche. Tra questi, anche i produttori del Cilento e degli Alburni, realtà autentiche che rappresentano un patrimonio di saperi e sapori da scoprire, valorizzare e raccontare insieme

Con il nostro appuntamento settimanale su Instagram vogliamo fare proprio questo: creare un legame diretto con chi ci segue, mettendo alla prova la conoscenza dei sapori e delle eccellenze locali, ma anche stimolando la curiosità e l’interesse verso un patrimonio culinario ricchissimo.

Il quiz di questa settimana ha acceso i riflettori su tre simboli della nostra cucina: il cacioricotta, la ciambotta e il fagiolo di Controne. Tre prodotti legati alla terra e alla memoria, che raccontano molto più di una semplice ricetta. Scopriamo insieme le risposte corrette e qualche curiosità che rende questi ingredienti ancora più speciali.

Cacioricotta del Cilento: l’anima della capra cilentana

Tra le colline assolate del Cilento e gli altopiani degli Alburni, nasce uno dei formaggi più autentici del nostro territorio: il cacioricotta. Un prodotto che racchiude la sapienza contadina e il rispetto per la natura.

Realizzato con latte crudo di capra cilentana allevata esclusivamente al pascolo, questo formaggio segue un procedimento artigianale che lo rende unico. Il latte viene riscaldato fino a 90° utilizzando il siero acido del giorno precedente, poi raffreddato a 36° e addizionato con il caglio naturale, ottenuto essiccando l’abomaso del capretto. Dopo la cagliata, il formaggio viene pressato nelle tradizionali fiscelle e lasciato a stufare per 24 ore prima della salatura e della stagionatura.

Questa può variare: da appena 2-3 giorni per un prodotto fresco, perfetto per insalate o antipasti, fino a 3-4 mesi per un cacioricotta stagionato, ideale da grattugiare sulla pasta — come nei celebri fusilli cilentani con ragù.

Il sapore del cacioricotta riflette i profumi della macchia mediterranea, ed è per questo che è stato riconosciuto e tutelato da Slow Food e inserito tra i Prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

Una Poesia di Verdure: la Ciambotta contadina

La ciambotta è il trionfo dell’estate nel piatto. Diffusa in molte regioni del Sud e del Centro Italia, la sua versione cilentana e alburnina si distingue per l’uso sapiente di ortaggi freschi e profumi mediterranei.

Nata come pietanza dei contadini, che la consumavano nei campi servita all’interno di una pagnotta svuotata della mollica, la ciambotta è un piatto tanto semplice quanto straordinario. È composta da melanzane, peperoni, patate, pomodori, aglio, olio e sale: ogni ingrediente viene fritto separatamente per poi essere unito e saltato in padella.

Il risultato è uno stufato gustoso e profumatissimo, che si presta a mille reinterpretazioni. La sua versatilità la rende simile alla ratatouille francese, ma con un’anima tutta mediterranea. La ciambotta è il comfort food dell’estate, quello che sa di casa, di terra, di pranzi in famiglia all’ombra della pergola.

Piccolo, Prezioso, Perfetto: il Fagiolo di Controne

Ultimo, ma non per importanza, troviamo un legume che ha fatto la storia della cucina contadina del nostro territorio: il fagiolo di Controne. Conosciuto anche come la carne dei poveri, è un prodotto che brilla per qualità, digeribilità e gusto.

Il suo aspetto è inconfondibile: bianco, senza macchie né occhi, con una forma tonda e una buccia sottilissima. Viene seminato a luglio e raccolto a novembre, seguendo un ciclo naturale che rispetta i ritmi della terra.

In cucina, il fagiolo di Controne è un vero jolly. Dalla classica pasta mista con i legumi alla più rustica accoppiata con un tozzo di pane raffermo, questo fagiolo sprigiona tutta la dolcezza e delicatezza che solo un prodotto di eccellenza può offrire. I tempi di cottura brevi lo rendono pratico, e il sapore lo rende indimenticabile.

Vuoi saperne di più?

Ogni sabato pubblichiamo i risultati del nostro quiz con un approfondimento sul nostro blog ufficiale.

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